Κύριε ἐλέησον

Pagina del Piffero di Natale, o del Natale del piffero.

Anche perché, certo lo avrete notato, mancano le zampogne, nelle vie desertiche dei centri urbani solo insopportabili musichette commerciali, per la corsa agli ultimi acquisti, degli Spettri. Non mancano, copiosi, gli zampognari fetecchia, zufolano tutti dentro il governicchio.

Natale in clausura, non è una pellicola griffata Vanzina Bros, nemmeno loro avevano osato tanto; la monaca di Monza, chissà.

La regola è chiara limpida categorica: affastellamento di regole condotte condutture comportamenti regolamenti (anche di condominio) protocolli in assenza di ossocolli colli ridotti all’osso scavezzacolli che sappiano come risolvere intricate situazioni; Rebelot generale, vige l’antico detto: accumulo di regole, zero regole. In questo, classico Natale all’italopiteca.

Un effetto forse voluto, forse concesso con molta fantozziana umanità, per non traumatizzarci troppo. Siamo tutta una zona, rossa, ma il virus, con signorilità antica, non frequenta le contrade bottegaie; qualche mala lingua, non si astengono nemmeno in questo periodo, insinua vocifera mormora – una calunnia, brutta e malvagia – che Mr Covid sia tirchio, preferisca galleggiare in solitudine, fare il morto a galla, in attesa di vittime del fashion, in saldo.

E’ certo ormai che Gesù non sia nato il 25 dicembre, però in compenso abbiamo l’orario preciso del parto della Beata Vergine: mezzanotte. Lui ironico non si offenderà, né formalizzerà se faremo rilevare che la fascia oraria prescelta è la medesima cara alle Streghe ai Vampiri ai Licantropi, perfino agli Zombies, almeno quelli non costretti a vagare per lavoro in orari antelucani, sicuraMente non quelli che si trascinano in giro all’alba, manco fossero viventi un po’ smorti (vedi cosa accade a non bere almeno un caffé?).

Come faccio a essere così sicuro sull’ora dell’evento – pardon – dell’Avvento? Me lo ha confidato rivelato spifferato un alto prelato (altro pelato?), personaggio molto informato sui fatti, prelato alto, ma anche fosse stato basso, sarebbe rimasto informato edotto introdotto, nelle sfere superiori.

Amico mio, non attendere il V Day – una reunion ante litteram dei nostalgici del vaffa day? siamo già alle repliche? – anche perché puoi immaginare l’assembramento: fai subito il pieno di vaccini alla Vax Station e andrai lontano, o, come prevedono gli esperti, almeno fino al Natale, 2021. In attesa della Variante di Panico (grazie Massimo Gramellini), già virulento, anche se rapidissimo, Covid 19 – 4.0, one step beyond.

Kyrie eleison, risana presto le nostre Broken Wings e se ti avanzasse un Miracolone, anche le nostre finanze; altro che piani ecosostenibili trentennali, che fanno rimpiangere quelli quinquennali della fu URSS; senza osare l’inosabile, senza immaginare l’impossibile, senza trasformare la realtà nei nostri sogni più audaci, non ci salveremo.

Siamo interconnessi (troppo o troppo poco?), siamo integrati, anche apocalittici certo, ma ai cicli della Natura, nonostante il nostro rozzo inurbamento poco urbano molto belluino, nonostante la follia ipertecnologica ci abbia resi più ciechi, più schiavi degli schiavi del Faraone.

Kyrie eleison e buon balzo in questo mondo rabberciato, sii benevolo e comprensivo, perché ancora non abbiamo capito che, per edificare un Nuovo Mondo, il mantra e le parole chiave non dovranno essere mai più:

rassegnazione e consuetudine.

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