Inizi nuovi

Pagina del nuovo inizio, o neo incipit.

Nuovi inizi, indizi per costruire prove, tentativi, vagiti, forse conati, se sono cialde con gelato artigianale, meglio.

Nuovo anno, nuovo quaderno, parole nuove? Tre indizi ed ecco la prima prova. Le stesse parole, con rinnovato vigore, rinnovata fede nel loro potere, creativo e salvifico.

Pagine intonse intense immacolate, palinsesto o raschiamento delle antiche muffe, delle incrostazioni calcaree, delle sovrastrutture soffocanti.

Un nuovo quaderno non è mai una banalità, una marginalità, un dettaglio: è esso stesso una nuova vita, nuove possibilità per conoscersi, per conoscere un po’ di più il Mondo, attraverso le care rassicuranti portentose Parole.

Perfino la quarantena nuova sembra offrire nuovi spazi, nuove esplorazioni, nuove prospettive. I Saggi ci ammoniscono da secoli: non ci sarà il cambiamento auspicato auspicabile, se non cambieremo prima noi stessi, dentro di noi, cestinando una volta per sempre le risposte e le domande sbagliate, le false esigenze, i falsi idoli che ci rendono schiavi, senza nemmeno imporci un qualche regime.

Massa e potere, massa è potere o semplice accozzaglia acefala, ingovernabile o governabilissima, soggiogata aggiogata ipnotizzata attraverso parole rozze triviali belluine? Psicologia delle folle o folle davvero bisognose di psicologia per liberarsi da incubi terrificanti terrorizzanti terroristici?

Intanto, i tam tam nella giungla, mentre perfino Tarzan non urla più superato nei decibel da social urlatori d’accatto, diffondono la grande notizia: dopo l’invasione degli ultra rimedi a salato pagamento, il noto Bill Portespalancate, filantropo – soprattutto di sè stesso, la forma migliore di filantropia, ne converrete – occuperà librerie fisiche e virtuali con un suo libro, per dispensare ai comuni mortali, illuminati illuminanti consigli per scongiurare la catastrofe climatica e soprattutto continuare così ad aumentare i profitti, i suoi.

Forse non mi sono, non ci siamo spiegati spezzati spazzati, forse abbiamo scherzato; un incubo, una distopia – ah Amici miei, capire cosa sia – forse la cena del Veglionissimo ribelle e clandestino, rimasta sullo stomaco.

Nuovi inizi, quanto manca all’inizio del conto alla rovescia per il 2022?

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