Pagina Bianca dedicata all’Algoritmo, supremo e anche proletario salariato; mai si dica o anche solo si adombri che ghettizziamo gli algoritmi popolani popolari popolosi, colmi di codici alfanumerici.
Algoritmi ritmi algidi, forse il suono listato a lutto dei ghiacciai morenti, forse il canto d’addio di Artide e Antartide; ritmi delle Alghe, quali saranno, quelli composti dalle maree guidate ispirate aizzate dalla fervida misteriosa fantasia di Selene o quelli celebrati ideati dagli aedi, dai cantori, dai musici al servizio del dio Poseidone?
Sapevate che in Cina un algoritmo, certo più algido cinico e baro degli altri, decide la vita dei Fattorini dei pasti da consegnare a domicilio? Come una sorta di cibernetica ordalia del III millennio, ordine numerico del giudizio poco divino, poco giudizioso, molto casuale basato sulla competitività, anzi sul rendimento performante delle macchine, se l’umano non consegna in tempo, se fallisce la missione, se si ferisce o perisce in itinere, pazienza: avanti un altro, siamo a miliardi per questo.
Mentre nelle nostre lande perturbanti l’algoritmo dal ritmo bradipo – sulle frequenze tv della prima industria kulturale del paese – decide di mandare in onda un tutorial per suggerire alle Signore dabbene come fare la spesa col carrello – al supermercato non sulla pista di decollo degli aviogetti – in modo sexy (cibo, thanatos, amore, poca fantasia, molto mercatino, delle pulci), alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle Donne, in Cile un’Assemblea Costituente alla pari, Donne e Uomini, riscrive la Costituzione per cancellare il potere machista e garantire a tutti dignità, uguali condizioni di trattamento, equi diritti, equanime opportunità nella società. AuspicabilMente senza più discriminazioni di genere sorta sporta.
Algoritmo birichino, algoritmo sbarazzino, algoritmo Sbirulino, se Ti vedesse Sandra Mondaini.
Salvare il Natale è divenuta l’ossessione più trendy del momento, il sentiment virale planetario ma il Natale lo sa? Salvare Natalino: Otto, anche se cade senza rete il 25, dicembre.
Mentre infuria il morbo e anche l’acqua per la papera scarseggia, diva avvampano le polemiche fatue sulla data reale, storica della nascita di Gesù: Lui si schermisce – non tiratemi per la tunica su vessate questioni teologiche o su altre vessazioni, soprattutto a carico mio, mi avete messo in croce già l’altra volta.
Troppe dighe nel cuore asiatico sul fiume Mekong, la Vita è un fiume: dovremmo aver imparato da lezioni precedenti in presenza, anzi presenze spazzate via, seguire solo istinti primari di colonizzazione e voracità non porta bene.
La Vita poi pare sia vagaMente più lunga di ogni fiume terrestre e di ogni singola vita anagrafica umana, così la memoria storica del Pianeta è cosmica rispetto a quella biologica minima limitata di ognuno di noi.
La nuova economia dovrà essere eco agricola, imparare a garantire prosperità comune, abbandonando la cattiva insana malata strada dello sfruttamento e della distruzione di tutte le risorse; la messa della I domenica d’avvento è finita, a breve anche noi, madre Gea sorride.
L’algoritmo spotify delle anime perse afone atone, orfane di musica, aveva selezionato per me, dopo calcolo astruso inestricabile incomprensibile, una voce, assegnata senza richiesta senza appello senza periodo di prova;
la prima clausura da pandemia, me ne ha condotta recata arrecata recapitata una, sepolta da tempo sotto chincaglierie inutili, carabattole polverose, ciarpame: la mia.
Algoritmo centrale, atomica? No, grazie.
Ne è proprio sicuro? L’Algoritmo di un server malese, le ha appena concesso una nuova cittadinanza: Mompracem.
p.s. Forse, l’AltroRitmo un po’ mi conosce.