Torneranno, Pantere Nere e Segni divini

Pagina dell’Auspicio, pagina del Vate – senza erre finale – pagina del Vaticinio, pagina degli Aruspici e degli Auspici.

Ne hanno avvistata Una in Kenya, dopo quasi un secolo di assenza giustificata; l’hanno fotografata, a Sua insaputa, dicono gli ingenui. Una Pantera Nera, finalmente.

Torneranno, le Pantere Nere e sarà gioia festa danza, ma non per tutti.

Democrazia democrazia, per chimera che tu sia, tu mi sembri una follia. In troppi, ci riempiamo la bocca con questo fantasma che si aggira per l’Europa da secoli, ma quando la evochiamo, non abbiamo nemmeno una vaga idea né storica, né semantica, di quello di cui blateriamo, senza posa senza sosta senza (as)soluzione, di discontinuità.

Sarebbe opportuno, ma non democratico, affidarsi agli specialisti – orrore – per capire qualcosa, per acquisire almeno i rudimenti che ci consentano poi di partecipare a un dialogo – Oi Dialogoi – con una cognizione minima, se non con/per una vera Causa. La figura del tiranno, esempio casuale, era ontologicamente lontana dalla concezione contemporanea, talvolta era addirittura invocato dagli stessi Cittadini quale autentico salvatore della Polis; perché come diceva quel tizio, quel mihi ignoto est senza essere milite ignoto, ad Atene usava così; non solo nel senso degli usi e costumi, ma nell’accezione legale della faccenda: se non rispettavi le leggi della democrazia, ti facevano un paiolo così (o nel paiolo, ti immergevano). In fondo, comportandoti da birbone, risultare ostracizzato dall’assemblea dei 500 corrispondeva quasi ad una grazia degli Dei, quelli veri, inquilini del vero Olimpo.

La Libertà, autentica senza trucco senza imbroglio, si raggiunge giorno dopo giorno, con fatica pazienza certosino lavoro: semplice naturale e all’unisono impresa più ardua del Mondo, perché bisogna in primis lavorare sulla e dentro la nostra testa, per liberare la Mente.

Solo gli imbecilli non coltivano dubbi, sarei propenso ad affermare di esserne quasi certo; caro Amleto, tu che sei competente in materia onirica, confortami, ne ho bisogno ora; tranquillo, fa più male la paura della morte che la zuzzurellona Morte in persona (o della persona). Già questa considerazione da sola, dovrebbe spazzare via le mediocri afflizioni del periodo.

Grazie Amleto, principe di Danimarca che hai liberato il Tuo regno, talvolta è arduo capire seguire il Tuo ragionare, però ho la sensazione che le certezze possano essere letali come antichi veleni di Lucrezia, mai i dubbi, che spingono al viaggio, alla ricerca, alla navigazione perenne (infatti, per N) verso l’oceano della Vita.

Credo a tutto, ho fede in tutto – ergo, diventa vero l’opposto – comunque sono favorevole alle iniziative libertarie, genere lasciapassare verde: per opportuna verifica, non per scetticismo o peggio disfattismo, chiedilo alle Pantere Nere, assistiamo insieme alla loro felina risposta.

Sofonisba, appassionata di sax soprano, saprai ormai che il GP – gran premio della??? – dura 12 mesi, mentre la potenza magica del rimedio che dona l’immortalità, circa 4: Miracolo! Pentiti e convertiti, immantinente, su questo continente.

Bisognerebbe interrogarle, chiedere loro anche se il passato sia andato davvero così, forse Loro con sorniona saggezza risponderebbero con tono indolente annoiato: il passato – ammesso esista – è difficile da afferrare, non sta mai fermo, come una bandiera in un giorno di forte vento.

Il Denaro e i Meccanismi, individuarli, seguirne il percorso a ritroso – senza ritrosie, con coraggio e determinazione – per rintracciare l’origine, i Burattinai che muovono burattini pedine servi, non sempre e non solo in carne e ossa: in tempi andati, ante litteram, tempi sospesi forse ma non sospetti lo scriveva già una celebre complottista dell’epoca, Agatha Christie, in un romanzo datato, come lo scriba, 1970 – non lo digito per vantarmi. Il Passeggero per Francoforte può apparire stravagante, ma da qualche parte sul Globo capita sempre qualcosa di imparentato connesso con la stravaganza, però dagli effetti concreti assai, sulla vita dei bipedi, anche se i politici sono sempre troppo presi dalle loro agende di impegni per osservare la realtà.

A forza di leggere, sono diventato distopico, ma presto arriverà l’unica soluzione – soluzione finale? – nel frattempo, sperando nella reclamizzata transizione, verde anche quella – spero di non tramutarmi in dispotico.

Si sa come funziona, si parte da una apparente profezia distopica e in un attimo il dispotismo diventa virale. Hai voglia poi a progettare rimedi sterilizzanti.

Gli Astronomi – che perditempo, sempre con la testa tra nuvole e stelle – hanno individuato una nebulosa, anzi nube molecolare (non antigenica, quindi valida per Astro GP) interstellare, l’hanno immortalata e qualche buontempone (ne trovi ovunque, perfino tra gli scienziati) ha pensato di nominarla Gesto di Dio: a parte la confusione ingenerata ingenerosa al confronto con i famigerati goal di pugno sgraffignati da Maradona – ah giusto, quella era la mano de Dios – l’ammasso di gas e raggi cosmici pare disegni nel firmamento un gigantesco sfacciato sfrontato Dito Medio.

Come la scultura di Cattelan in faccia alla Borsa meneghina, ma più grande, nel Cielo, in faccia a noi terrestri.

O tempora, o mores: un inequivocabile Segno Divino.

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