La voce del Padrone: annegare nel mare cosmico, d’Amore

Pagina del Pane, degli Angeli, impastato con l’ingrediente segreto;

della pianta del, perché se per qualcuno il pane nasce sugli Alberi come gli zecchini d’oro, quello quotidiano, se non ne hai, difficile Tu possa degustare in alternativa brioches transalpine, tra l’altro assai burrose.

E si sa che a Parigi con il burro… evitiamo, siamo in ancora in settimana multi cromatica protetta. Del resto, la Ville Lumiere, non sarà mai Bari, perché non solo non ha il mare, nemmeno le donne che nei vicoli, con mani sapienti, fabbricano orecchiette. Alchimie Esoterismi Kabbalah, del fare.

In comune – non la storica arcaica comune parigina – politicanti e governanti che anche come rape, non sembrano delle cime. Salire in alto, sulle vette, oltre gli oceani di nebbie e smog per abbracciare l’orizzonte, per allargare il punto di svista, individuale.

Pagina del pane dello Sri Lanka, di chi migrante senza arte tranne la fame, né parte in commedia, arriva a Milano e dopo 13 anni di lavoro duro, ma regolare, fa 13 al vecchio Totip – in senso metaforico – comprandosi, in era covid, uno dei locali storici della meneghinità: niente svolazzi markettari, zero eccessi fusion, etnici sì, ma con garbo, rispettando usanze e gusti indigeni; caffè cappuccini paste panettoni colombe, secondo antiche ricette locali. Quando poi sarà naturale sorbire ‘l’espresso alla bengalese’ o le pregiate qualità di te di Ceylon – 7 mari delle epoche di Cristoforo Colombo e del Raja bianco di Sarawak – senza esclamare “ti, ti te set minga de’ Milan (vegnen tucc de foeura!)”, la città della Madunina e della Scala sarà davvero magari non una capitale, ma un’urbe urbana e internazionale, senza doppi sensi calcistici. Ché anche il Derby parla ormai aliene glosse economiche, quotidianamente.

Panettoni sghembi, in pietra, cavi, che solo contorte geniali menti nipponiche avrebbero potuto concepire, edificare: quando fioriscono i sakura, gli appassionati di anime e manga possono accedere al cuore dell’edificio e perlustrare con curiosità e allegria crescenti le immense sale dove scaffalature multiple contengono libri, anime, manga; altre sale ricreative, per ristorare fisico e spirito, per alimentare la creatività e la fantasia.

Sol Levante, vorrei perdermi a Okinawa, su viali di ciliegi in fiore, farmi trascinare via dal vento, dentro un vortice di petali rosa per salti nell’iperspazio, per risalire la china, le scale celesti, spirali incorporee di energia oscura per attraversare universi paralleli, ma confinanti, a nostra insaputa.

Sapevi, caro Giuliano, che attorno alla Terra esiste una sorta di mela invisibile, multi strato, multi buccia, chiamata magnetosfera, capace di proteggerci da raggi cosmici pericolosi, generosa nel filtraggio di anti neutrini e neutrini cosmici forieri di nuovi sapori? Noi saremo il sale del Mondo, ma solo la Vita rende liberi, fino a quando non La rispetteremo e proteggeremo in tutte le sue varie forme e manifestazioni terrestri, saremo costretti a soccombere a pandemie dei virus e soprattutto dei poteri criminali. Le sante Foreste purificano aria e acqua, ma noi continuiamo ad abbatterle; altro che agende verdi blu, sedicenti ecologiche, solo vecchie malsane transazioni per cemento e trivella a tutto spiano, peggio del nauseabondo Prima.

Signori del Cosmo – Juri Gagarin – Signori degli Anelli – Juri Chechi – uomini capaci di volare, con la fantasia prima di tutto.

Fresca Primavera o freddo Inverno, del nostro scontento in questo arido Mondo Dopo; mangiamo pane duro e nero, sognando di mangiare pane e castagne o pane e banane; non importano i risibili ruoli terrestri, le formali divise, non importano i portoni, l’unica forza motrice, l’unico filo di seta che salda gli universi intelligenti resta l’Amore, come ci ha insegnato Giordano Bruno:

attraverseremo praterie e foreste cosmiche, ci riconosceremo, anche e soprattutto con occhi nuovi.

Dopo 40 anni, La voce del Padrone/Maestro risveglia la nostra coscienza, ci conduce ai giardini della pre esistenza e finalmente connessi interconnessi coscienti, ci chiameremo con i nostri nomi, quelli veri.