Tra Euclide e i Maya

Pagina dell’inconcludenza.

L’inconcludenza, cosa sarà mai questa crisi da inconcludenza? Come quelle squadre del pallone, giocano bene per carità, fitte trame di passaggi, ma inconcludenti: non tirano mai verso la porta avversaria.

Si potrebbe applicare il concetto ai corteggiatori cortesi delle donne angelicate, ai poeti immaginifici senza versi (mi stai per caso facendo il metaVerso?), alle sette, o gilde degli alchimisti, dei borgomastri inconcludenti nei loro borghi natali, che, con arroganza e presunzione, si sono convinti di essere detentori di capacità e poteri per guidare carri chiamati paesi, aggiogando i buoi dietro alla fila dei veicoli lignei: per miracol mostrare al volgo, incredulo stupefatto credulone. Si sa, poi, quanto sia inutile recintare – Jethro Tull dove sei, con il tuo flauto di Pan? – quando i buoi sono fuggiti da anni, quando la geometria ci suggerisce che tutto è formato da infiniti punti: come delimiti l’infinito, ammesso tu sia, anche in minima parte, parente genetico di Leopardi?

Uno dei fratelli Bennato – ben nati davvero – cantava Sono solo canzonette, per togliere veli di inutile, retorica mitologica dalla musica popolare, leggera e/o colta che fosse: fosse che fosse, la volta è diventata buona, anzi propizia e i cataloghi delle canzonette, ammesso siano firmate da autrici/autori vagamente noti, quando non colonne erculee della storia artistica mondiale, ora valgono più dell’oro: qualcuno giudica questa corsa multinazionale all’incetta come fosse una svendita dal robivecchi o rigattiere dei tempi defunti, qualcuno invece – considerato il lungo periodo di sofferenza (anche, insofferenza) pandemica – lo considera una sorta di indennizzo e comunque un importante segnale di vitalità. Chi può, nababbo si fa, gli altri, tirano a campare, auspicando di non tirare le cuoia.

Sono più vivi e vegeti, insieme ai loro vegetali prediletti, certi popoli ritenuti estinti – chiedi chi erano i Maya, chiedilo alle stelle – o altri ritenuti civili e progrediti, proni alle bugie dei peggiori mediocri dell’umanità?

Il capodanno dei Maya garantisce che questo sarà l’anno del Cervo, ma si sa, i segni del cielo sono spesso ingannevoli e si prestano a molteplici, contraddittorie interpretazioni: anno di stabilità ed equilibri, come sostengono i discendenti degli antichi sacerdoti o ennesimo anno da cornuti, come direbbero gli amici miei? Sii astuto come un cervo; ma l’astuzia non è la peculiarità della volpe? Appunto, quod erat demonstrandum.

Q.E.D.: il gruppo rock che ha già soppiantato e travolto tutti gli antagonisti sulla scena planetaria: rock filosofico, rock di geometrica potenza, poco incline ad Euclide. Il loro brano più celebre? Flectar Non Frangar.

Raccontami, o ninfa serenissima, custode del giardino, di quelle vite nate sulla Livenza, amori odj commerci conflitti; narrami le gesta di donne leggendarie e ominidi confusi, celebra con canti accompagnati dalla cetra, il trionfo della Natura, dei cicli naturali, dei tesori visibili appena sotto la superficie increspata di acque cristalline: alghe pluviali, come braccia vegetali, per carezzare il fluire dei destini nel Creato.

Pare che la Nasa – che fiuto – abbia spedito nel cosmo 500 semi di specie arboree terrestri, per capire se possano sopravvivere e maturare anche in assenza di gravità e in condizioni ambientali molto diverse da quelle abituali; pare che gli Alieni abbiano gradito l’omaggio e li abbiano trovati di loro gusto e gradimento; hanno infine ricambiato, inviando sul nostro pianeta altri 500 semi, subito piantati e ribattezzati Moon Trees, romantici Alberi della Luna. Con questi chiari di Luna, le loro fronde, ululano.

Ciao Alby, come stai? Talvolta ho la sensazione, spiacevole non saprei, che i Maya, Euclide, il mio computer, mi conoscano più di quanto mi conoscano i miei amici, meglio e in profondità di quanto io conosca me stesso; con buona pace di Socrate.

Il salto dai Maya ad Euclide, dagli Euclidei al Mondo Dopo; salto quantico, non pindarico, salto di specie – specie se salto:

mi si nota di più, se salto come scimmia nuda o se resto nella caverna a giocare con le ombre cinesi?

QI(r)

Il Popolo degli Elefanti si è messo mosso in marcia: migrazione di massa.

Difficile imporre a questi mastodontici, flemmatici abitatori della Terra passaporti, lasciapassare, imporre loro obblighi doganali e frontalieri, chiedendo: viaggiate per svago, lavoro, impellenti necessità causate da mutamenti climatici?

Attraversano la Cina, con passo costante lento sicuro, non conoscono ostacoli frontiere barriere; gli adorabili Pachidermi ci impongono riflessione – flessione genuflessione, ancora e sempre – sulle nostre fragilità, soprattutto cogenti responsabilità.

Curiosity killed the poor Cat – non l’abile ladro gentiluomo in Costa Azzurra, o si trattava di una ladra, MiTu permettendo? – ma la sonda robotica Perseverance, in missione per conto di un qualche dio nello spazio, che ci ha inviato foto nuove inedite sorprendenti sul vero volto di Marte, pianeta battagliero, non sempre così fedele e coerente al Rosso passione rivoluzione contestazione. Vatti a fidare dei bolscevichi galattici!

Ligabue – Antonio o Luciano? Agli stadi l’ardua sentenza? – e il Moro – Fabrizio o di Venezia? – possono ispirare pensieri parole opere letterarie, ma sarebbe arduo se romanzi fantasia creatività, non fossero già parte integrante della Tua personalità, non fossero già pilastri ontologici della Tua bella persona, cara Simona; mi ritaglierò una nicchia spazio temporale battiatesca, un rifugio altrove, per leggere in piena quiete l’Altrove nel quale le vicende personali dei Personaggi si intrecciano senza soluzione di continuità con le vicende della polis, perché, come dici, la politica è parte integrante della nostra vita quotidiana e, dunque, tutti dovremmo occuparcene.

Nonostante illusioni delusioni perversioni, su tutto l’ampio Orizzonte.

QI r , quoziente intellettivo repubblicano: eravamo già carenti sul QI ‘semplice’, dal 2000 in declino esponenziale – ecco cos’era il famigerato millenium bug – così mentre una bimba losangelina (L.A. – California) di soli 2 anni DUE! – Lei sì pronta a chiedere sempre perché e a imparare – viene ammessa ad honorem nel club dei cervelloni (tra costoro, qualcuno pronto a sacrificarsi alla guida delle istituzioni mondiali potrebbe palesarsi, per cortesia?), sugli scranni del comando restano i peggiori e per confermare la triste tesi, giunge puntuale l’annuale annosa noiosa polemica sul compleanno della Repubblica: se non vi garba, siete liberi di espatriare, con o senza passaporto, con o senza lasciapassare, di dittatoriale memoria.

La credulità del volgo è come l’erba gramigna, quando il vento incontra il seme, si propaga per ogni dove, come scrive nel suo ennesimo capolavoro – Il rogo della Repubblica (Sellerio Editore) – l’inarrivabile Andrea Molesini.

Ecco perché nel paesucolo a migliaia hanno firmato una petizione popolare (???) a sostegno di un ministro della salute a sua insaputa – del ministro e soprattutto della Salute – servo dello stato che è stato capace di ricorrere contro cure e terapie preventive e domiciliari perfette per alleggerire la pressione operativa sugli ospedali e financo di sbeffeggiare l’attuale morbo pandemico: no, non l’idiozia – lì entreremmo nel campo dei miracoli – il covid 19.

Terra meravigliosa, abitanti talvolta brutti; Tess dei d’Uberville anzi della solita Nasa che forse è un satellite artificiale esploratore, avrebbe rintracciato a ‘soli’ 31 anni luce da noi una Super Terra Nova – se 1 anno luce vi sembra poco sappiate che come insegnavano le impareggiabili Maestre del Mondo Prima, non si possono comparare tra loro elementi di diversa natura (salvo cucinare un ottimo minestrone!), quindi l’esercizio di capire a quanto corrisponda un parametro di tempo con uno di lunghezza, non solo sembra inutile, ma sciocco; qualche mente non solo pia – non de’ Tolomei – tolemaica volenterosa si è cimentata nell’astruso calcolo: un’auto di media cilindrata lanciata in autostrada alla propria massima velocità, percorrerebbe un anno luce in circa 8,3 milioni di anni.

Quindi, mi raccomando: partenze scaglionate e speriamo niente ingorghi sulla Via Lattea. Meglio accendere preventivamente il QI potrebbe tornare utile, se non altro per ingannare il tempo, se non lo spazio.

Magari Kashe la Bambina geniale scioglierà l’inghippo (assembramento laocoontico spaziotemporale) e ci salverà.

Quest for a New Revelation, ennesima formidabile conferma che con la Cultura si mangia: Lei è stata ammessa al MENSA.

p.s. Con un potente Shuttle iper tecnologico, in grado di volare a 252.000 km/h (occhio agli AstroVelox, multe apocalittiche!), il viaggio sarebbe decisamente più veloce: 170.000 anni per colmare, su per giù nel cosmo, 40 anni luce; come scriveva quella signora, i miei primi 40 anni… luce (senza istituto).

p.s. 2 Libro per l’esodo cosmico: Gli ammutinati del Country.