Istinto felino

Pagina della solidarietà, al dio dei venti Eolo.

Sarà un po’ bricconcello, birbone – lo ammetto – come in fondo tutti gli Dei dell’Olimpo. Il cui vero grande torto è di somigliare in modo sospetto agli esseri umani; o viceversa.

Un repubblicano, pare il grande capo bianco del Texas – amo il Texas, soprattutto Tex Willer, sia chiaro – avrebbe accusato il malcapitato Eolo per gli sconvolgimenti climatici che stanno devastando lo stato della Stella Solitaria, causando vittime e immensi disagi tra i suoi abitanti: tormente di neve mai registrate prima, distruzione totale delle infrastrutture energetiche, dalle quali dipendono luce artificiale e riscaldamento domestici.

Correi i tralicci delle pale eoliche; sul banco degli imputati, nemmeno troppo velatamente, la riconversione energetica green&blue, le fonti rinnovabili e sostenibili dall’Ambiente; un atto di accusa infantile – aggettivo che utilizzerei, se non temessi di offendere la grande intelligenza dei Bambini – lanciato sgangheratamente da uno dei regni del petrolio e del gas!

Dear Mr. Greg Abbott, se fossimo ai tempi di Rugantino – do You know Rugantino, Trastevere, Garinei&Giovannini? – ti direi: abbottate! Nel caso di agnosticismo esasperato, cerca video esplicativo sul sito del Tubo.

Negare sempre, l’evidenza soprattutto; colpire per primi, lanciando pietre aguzze di stupidità, per non ammettere responsabilità colpe omissioni connivenze: il peggio sempre sulla pelle altrui, sulla vita delle persone ignare, durante catastrofi e tragedie che non risvegliano, quasi mai: coscienze e intelligenze, solo il primordiale istinto belluino di tribù.

Gli Usa prima potenza industriale del Mondo, democrazia più importante del globo che barcolla su sbrindellate infrastrutture energetiche, di trasporto, di comunicazione? La realtà non è ideologica, né faziosa, solo uno specchio forse amaro, però equo incorruttibile, inesorabile nel rimandarci indietro le nostre debolezze ipocrisie ambiguità.

Il Congo Congo, Africa, è il simbolo il paradigma la prova provata più lapalissiana della criminosità ontologica del sistema economico predominante: diritti umani? Non esistono i diritti e nemmeno gli umani, perché questo va bene alla bulimia di profitto delle multinazionali che restano l’unico governo, il solo regime nazifascista mondiale.

I bambini muoiono in schiavitù nelle miniere per estrarre i minerali che servono a produrre i gingilli elettronici dell’occidente? Inconvenienti del mercato neo liberista. Il popolo muore di fame, ma le milizie sono armate con gli ultimi ritrovati della masnada bellica bellicista. Chiedere dettagli al coraggioso missionario Padre Pino Locati che vive tra quei derelitti e non organizza convention con miliardari in mezzo a tavole imbandite in sontuosi palazzi.

A proposito, il ‘nuovo’ big boss statunitense, traslocato dalla casa di riposo e collocato in quella bianca, appare poi nelle sostanza non troppo dissimile al suo predecessore folkloristico: democratico forse – mah – ma guai a mettere in dubbio il pilastro fondamentale del commercio di armi, anche con l’Egitto del famigerato benefattore Al, Sisi. Regeni e Zaki, chi sono costoro?

Anni struggenti dei Tropici: se il clima si tropicalizzasse, ti tropicalizzeresti anche Tu (Calippo dance memories)? La risposta dopo la Piña Colada d’ordinanza, sorbita attraverso cannuccia, indossando mascherina veneziana, altrimenti sarebbe troppo semplice; tutto a rigore di dpcm, uno caso, perché se uno vale uno, uno vale l’altro.

Ancora problemi organizzativi per la prevista distribuzione dell’elisir, di lunga o accorciata vita: nonostante le razioni siano state affidate alle sapienti zampe dei Draghi. L’impero globale sta pensando a una soluzione alternativa, definitiva: ingaggiare tutti i druidi del sistema solare, allocarli quartiere per quartiere, affidare loro la preparazione della pozione magica dagli ingredienti segretissimi; la somministrazione avverrà in forma individuale, dopo opportuna formazione di ordinate precise file, senza assembramenti, solo adunate sedate e silenziose. Fondamentale sarà l’ingrediente decisivo, l’unico al momento noto al pubblico e ai media: il vischio, opportunamente raccolto e sminuzzato con falcetti d’oro forniti generosamente dai pochi mecenati filantropici sul globo, i quali, ormai annoiati dal quotidiano tram tram terrestre si accingono al balzo nell’iper spazio, armi e forzieri, rotta verso nuovi paradisi fiscali cosmici; lasciando però questa generosa opportunità di salvezza agli sfigati ancorati alla cara, malandata Terra.

Nessun complottismo di ritorno di risulta di ruminazione, anche perché temo il severo giudizio del Professor Eco dall’Empireo degli Intellettuali: confermo la mia abiura, non esiste un piano segreto dei Poteri Oscuri per l’eliminazione delle masse umane popolari; abbiamo fatto tutto da soli e abbiamo lasciato di stucco i cattivi del Vecchio Ordine globale, con lo stucco e il cerone sui volti cadenti e incartapecoriti, con un palmo di naso (Cyrano, non ti urtare); i nostri stili di vitaccia non sono negoziabili, però prevedono inquinamento e distruzione a go go; così gli spermatozoi sono sempre più stanchi, svogliati e addirittura rari rarefatti, come i neuroni.

Per legge universale del contrappasso controcanto contro informazione, nell’aria si avvertono già i sentori della moltiplicazione esponenziale degli ormoni dei felini in calore, odori pungenti, selvatici, tra un annunciato tripudio di primule margherite violette. Maledetta benedetta incipiente Primavera.

(Aristo) Gatti battono umanità: molto istinto intelligente a quasi zero.

Urban Wildlife

Pagina delle Oasi urbane, progetti di boschi cittadini nei salotti buoni dei centri storici, che non sono aree verdi con la puzza sotto il naso.

Puzza di smog, terribile coacervo mistura aerosol di gas tossici. Altro che vairus.

Boschi urbani civili educati educanti, aperti a Tutti: accoglienti salubri.

Non ennesima fanfaronata pre elettorale o frasetta a effetto per pescare con rete a strascico, in rete, qualche mesto pollicino pollicione, grosso pollo, alzato dai soliti quattro sostenitori mercenari; quartieri arborei, senza aziende inquinanti, senza auto, senza automi su zampe umane, ma non chiediamo troppo, ché già solo il miraggio di tornare a respirare aria vera nelle nostre cataTombe chiamate città, rinvigorisce narici, polmoni, sinapsi.

Dove? A Londra, su ispirazione idea progetto volontà del saggio naturalista David Attenborough (fratello minore di Richard, barone del cinema, premio Oscar). Forse esiste ancora Vita sul Pianeta, forse esistono ancora scatole craniche con all’interno cervelli vivi, non solo vegeti, soprattutto ricchi di neuroni, funzionanti e interconnessi anche senza fibra ottica, ma solo antica corteccia – degli Alberi – cerebrale. Ché non serve essere cerebrali per capire l’evidenza, in mancanza di aiutino dalla scienza pomposa ufficiale: potremmo salvarci grazie alla Bellezza, sì, quella della Natura.

Arduo sarà spiegarlo, farlo comprendere, metabolizzare con bolo alimentare, con bolo del Pensiero (dove sei Grande Nolano? Torna, se puoi) a certi politicanti, amministratori non solo di condominio, borgomastri indigeni, sempre gli stessi, sempre i soliti sospetti, famigerati, integrati al sistema della Morte Nera: traumatizzati durante l’infanzia, forse caduti da qualche ramo, forse sferzati da qualche Ent di tradizione e osservanza tolkeniana; così fosse accaduto, gli Alberi avranno avuto buoni e fondati motivi per punire certi discoli.

Discettare argutaMente di cibernetica, cyborg orfani di padri, linguaggi macchina arcani; la scuola sarà solo e sempre a distanza – tenga le distanze e parli come badi – ma i dialetti dei computer diventeranno materie obbligatorie, come le antiche lingue morte; filosofia dei codici, di diritto ma soprattutto binari, per treni 4.0 che possano farci raggiungere quote e stazioni più vivibili. I tanto celebrati algoritmi, ritmi algidi con infinite sequenze di 0 e 1 – altro dilemma: è nato prima lo 0 o l’1? uno per tutti uguale tutti (Totti per uno)? 0 per tutti uguale la grande universale O di Giotto? – sono neutrali come furbi banchieri elvetici o esprimono una propria volontà? Sono agglomerati, assembramenti numerici o numeri senzienti che contano più delle nostre vite? Il libero arbitrio gioca da battitore radicale libero o ha solo un valore simbolico, astratto, convenzionale? Esiste sul serio o incarna un mito, una favola bella per belle anime, anime belle?

Transizione ecologica ? Ho più fiducia nei filmati di Carosello, per vent’anni fucina e palestra di Talenti narrativi. Credo in Calimero, in Grisù e nel Caballero. Svolta verde, in fondo a destra o a sinistra? Bolla balla o bulla ipocrisia? Se non abbatte l’idolo della crescita senza limiti, resta l’ennesimo espediente del regime neo liberista, per sopravvivere, a dispetto dei fanti e dei santi.

Caro Franco, hai visto l’Etna? Vigoroso imperioso, ancora perennemente incazzoso: lava – incandescente – lapilli, segnali di fumo all’Umanità, giganteschi, auspichiamo che almeno così capisca il messaggio; seguimmo per istinto le scie delle Comete, Franco mio caro, ma non sempre indicarono la giusta via: talvolta, incaricate da Lord Oort, erano ed eseguivano missioni kamikaze; belle luminescenti affascinanti – come certe indecifrabili Cantanti sciantose di andati tempi e piano bar – ma letali. Sessantasei milioni di anni fa, non furono gli innocenti asteroidi, denigrati da una vergognosa campagna di diffamazione, a cancellare per sempre dalla Terra l’avanzata civiltà dei Dinosauri, ma una cometa, con annesso stravolgimento ambientale. Non così propizio: infatti poi da qualche particella residua e vacante, spuntò fuori l’uomo.

Per calcolo delle improbabilità, eone più eone meno, potrebbe giungere presto nel nostro sistema solare, allestito quale novello flipper cosmico, una Sua gemella: e si sa, chi segue la Cometa – non il razzo Comet di Capitan Futuro – sulla via non sempre lattea, come in una rutilante gigantesca roulette più o meno cirillica, sa cosa abbandona, ma a sua insaputa potrebbe andare incontro giulivo a qualche festa di massa, davvero epocale: non migrazione, né mutamento di paradigma economico;

solo Estinzione.

p.s. Coincidenze curiose: nella fascia principale, nel 1998, è stato scoperto un asteroide, battezzato dal Professor John Broughton, suo scopritore: 20403 Attenborough (da non confondere con Beverly Hills 90210).